Domande e risposte

In linea di principio, possono ricorrere al pilastro 3a tutti coloro che conseguono in Svizzera un reddito da lavoro soggetto all’AVS. È possibile versare a partire dall’anno in cui si raggiunge la maggiore età, fino all’età di pensionamento ordinaria (aggiornamento 2023: 64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini). Il pilastro 3a è inoltre aperto alle persone che ricevono indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione. Il pilastro 3a è facoltativo e comporta vantaggi fiscali, questo perché i contributi versati nel pilastro 3a possono essere dedotti fino all’importo massimo stabilito per Legge (versamento massimo) dal reddito imponibile.

In caso di fallimento delle banche, i risparmi previdenziali del pilastro 3a del titolare di un conto fino a CHF 100’000.00 sono privilegiati. Ciò significa che tali averi rientrano nella seconda e non nella terza classe fallimentare. I risparmi del pilastro 3a, investiti in titoli ovvero fondi d’investimento, godono persino di una migliore classificazione: i titoli sono considerati patrimonio speciale e non costituiscono alcuna componente della massa fallimentare di una banca.

La differenza è la rispettiva quota di titoli. Nel caso di una soluzione con conto bancario (nessun rischio) il vostro avere previdenziale si trova al 100% su un conto a tasso fisso. Ciò significa che la quota di titoli corrisponde allo 0%. Un cosiddetto deposito titoli o portafoglio si compone a sua volta di una parte di conto bancario e di titoli. La quota di titoli, e in particolare, la quota azionaria, è limitata a seconda della classe di rischio selezionata. La quota massima ammonta al 98%.

In linea di principio, quanti se ne desiderano: per ragioni fiscali, raccomandiamo non più di cinque conti. È vero che l’Amministrazione federale delle contribuzioni non limita il numero di rapporti di previdenza relativi al pilastro 3a presso banche (fondazioni bancarie) o anche assicurazioni. Tuttavia, l’importo di versamento massimo vale complessivamente per tutti i conti 3a e i conti di deposito. Ciò significa che, per chi detiene ad esempio un conto di previdenza, una previdenza in titoli e una polizza di previdenza, il massimo importo complessivo di versamento ammonta a CHF 7’056.00 (anno 2024 con affiliazione a una cassa pensione) ovvero a CHF 35’280.00 (anno 2024 senza affiliazione a una cassa pensione).

Diversi rapporti previdenziali nel pilastro 3a hanno ancora senso

Le ragioni sono principalmente tre:

• risparmio fiscale in caso di scioglimento scaglionato del 3^o pilastro
• tutela dell’avere previdenziale in caso di fallimento della banca
• flessibilità per il prelievo anticipato dell’avere del pilastro 3a

Le prestazioni in capitale del 3^o pilastro vincolato vengono tassate in modo progressivo. Uno scioglimento scaglionato, grazie a diversi rapporti di previdenza, porta quindi a un risparmio fiscale (che varia a seconda del cantone).

Gli averi del pilastro 3a possono essere prelevati anticipatamente prima del pensionamento per determinate esigenze, regolate dalla Legge. Nella maggior parte dei casi, l’intero avere di un rapporto previdenziale deve essere prelevato, per cui l’intero importo totale viene tassato.

Con Tellco potete configurare in modo personalizzato la vostra previdenza privata. Ad esempio, potete scegliere tra quattro fondi strategici Tellco comprovati, che potete anche eventualmente personalizzare maggiormente secondo le vostre preferenze. A tale scopo avete a disposizione ad esempio un ampio ventaglio di interessanti fondi tematici. E se desiderate una strategia completamente personalizzata, potete attingere a una serie di ETF (Exchange Traded Fund) a costi contenuti. Ulteriori informazioni e l’elenco dei fondi a disposizione sono disponibili qui:

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I massimali del pilastro 3a che è possibile versare annualmente sono caratterizzati dalla deducibilità fiscale. Ciò significa che i versamenti nel pilastro 3a riducono il reddito imponibile, il che genera un possibile il risparmio fiscale.

Tuttavia, il pilastro 3a vincolato può essere stipulato solo da persone che hanno un reddito da lavoro o che percepiscono un’indennità di perdita di guadagno soggetti ad AVS/AI.

Non si distingue tra il piccolo pilastro 3a e il grande pilastro 3a. Per l’anno 2024, gli importi massimi di versamento applicabili sono i seguenti:

La legge non lo consente.

Il legislatore ha chiarito persino in modo univoco questo caso: i versamenti retroattivi (versamento degli arretrati) nel 3^o pilastro vincolato non sono consentiti: né l’importo totale né importi parziali del massimale sono permessi.

I versamenti nel pilastro 3a e quindi la deduzione fiscale sono sempre permessi solo per il periodo d’imposta in corso. Tale periodo inizia sempre il 1^o gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno.

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Gli averi previdenziali vincolati possono essere prelevati al massimo cinque anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria (dati aggiornati al 2023: 59 anni per le donne e 60 anni per gli uomini).

Tuttavia, al più tardi al raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria (dati aggiornati al 2023: 64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini), quindi del pensionamento ordinario, tali averi diventano definitivamente esigibili e devono essere versati dall’istituto di previdenza (banca, assicurazione) all’intestatario/a della previdenza.

Eccezione per il pensionamento posticipato

La situazione è diversa nel caso in cui si continua a lavorare al raggiungimento dell’età di pensionamento: dal 1^o gennaio 2008, i lavoratori possono proseguire il proprio pilastro 3a anche dopo aver raggiunto l’età di pensionamento AVS ordinaria, ossia finché continueranno a lavorare, ma per un massimo di cinque anni dopo il raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento.

In questo modo si intende evitare che le persone debbano prelevare il pilastro 3a al raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria. Chi lavora oltre l’età di pensionamento e continua a pagare i contributi nel 3^o pilastro può continuare a detrarli dal suo reddito imponibile.

A causa del privilegio fiscale, le possibilità di prelievo sono limitate per Legge. L’ordinanza OPP 3 distingue tra prelievo anticipato e prelievo ordinario.

Se la persona che esegue il prelievo è sposata o vive in un’unione domestica registrata, il prelievo anticipato è permesso solo se il coniuge o il partner registrato acconsente per iscritto. Se il consenso viene rifiutato (ad esempio in caso di controversie legate al divorzio), la persona che intende eseguire il prelievo anticipato può procedere invece per vie legali.

Casi eccezionali per un prelievo anticipato della previdenza vincolata:

• finanziamento di proprietà abitativa per uso proprio
• costituzione in pegno per proprietà abitativa per uso proprio (attenzione: nessun prelievo anticipato in tal senso)
• rimborso di ipoteche in essere
• rinnovo di proprietà abitativa per uso proprio
• riscatto nella propria cassa pensione (previdenza professionale)
• avvio di un’attività lucrativa indipendente come principale occupazione o variazione della precedente attività lucrativa indipendente in Svizzera
• abbandono della Svizzera (emigrazione)
• prelievo di una rendita d’invalidità dell’assicurazione federale per l’invalidità e nessuna copertura di rischio d’invalidità tramite assicurazione complementare

I prelievi anticipati sono soggetti a imposte

Per Legge, un versamento dell’avere del pilastro 3a, nell’ambito della promozione della proprietà di abitazioni (PPA: acquisto, ammortamento ipoteca e rinnovo), può essere richiesto ogni cinque anni. Nel caso di coniugi o partner registrati, la regola vale per ogni singolo partner, poiché questi hanno diritto al proprio capitale indipendentemente l’uno dall’altro. Nel caso di altri prelievi anticipati permessi, la Legge non prevede ulteriori limitazioni.

Dal punto di vista legale, gli averi previdenziali vincolati possono essere prelevati a partire da cinque anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria (dati aggiornati al 2023: 59 anni per le donne e 60 anni per gli uomini). Ciò significa che dal raggiungimento di tale età decade il vincolo del capitale del pilastro 3a ed è possibile prelevare l’avere senza presupposti. Si tratta quindi di un prelievo ordinario.

In tali situazioni, è possibile trasferire la maggior parte degli strumenti d’investimento della nostra offerta di titoli sul vostro deposito privato. Ciò significa che il vostro patrimonio previdenziale può essere convertito in un deposito titoli, il che è particolarmente conveniente nel caso di averi previdenziali consistenti. Con ciò desideriamo lasciarvi la libertà di prelevare il denaro da voi risparmiato in modo flessibile nel momento che vi è più congeniale. Saremo lieti di assistervi al riguardo e di fornirvi una consulenza gratuita.

Richiedete una consulenza

• Oltre al contributo annuale (versamento), anche gli aumenti di capitale (tasso d’interesse o aumento del valore per soluzioni titoli) sono esenti da imposte.
• Una liquidazione in capitale (prelievo anticipato o pagamento ordinario) viene tassata separatamente dal restante reddito a un tasso ridotto.
• Dal punto di vista fiscale è opportuno aprire più rapporti vincolati nel pilastro 3a. Questi possono essere gradualmente risolti a partire da cinque anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria.
• L’eventuale pagamento dell’avere della cassa pensione non dovrebbe avvenire nello stesso anno della liquidazione del pilastro 3a.

In caso di decesso del titolare del pilastro 3a vincolato, il capitale deve essere versato dall’istituto di previdenza (banca) al/-i beneficiario/-i secondo una disposizione di Legge, nota come designazione del beneficiario o ordine dei beneficiari (ai sensi dell’ordinanza sulla legittimazione alle deduzioni fiscali per i contribuiti a forme di previdenza riconosciute [OPP 3] del 13 novembre 1985). Ciò significa che il capitale non confluisce nella massa ereditaria. La base di riferimento di tale disposizione è la revisione del diritto successorio del 1^o gennaio 2023, rispettivamente l’art. 82 cpv. 4 LPP.

Affinché vi sia effettivamente chiarezza in caso di decesso, sulla web app Tellco ePlix è già possibile definire durante la vita l’ordine dei beneficiari e quindi l’ordine di successione.

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